In several questions and answers it looks like a precise distinction between North and South of Italy is given when it comes to the use of words and expressions. For instance, in some cases one tends to stress that a certain word is mainly used in the South or that people would use a different word in the North.
In my humble opinion, this is misleading, to say the least. The languages of Italy are many and are all horizontally worth of notice (they are all romance derivations and are not the result of an offspring process from Italian).
Indicating a clear division between North and South exists is very incorrect, we should talk about "zones/regions" where a certain word is more frequent. There are clearly borrowings among all these languages, and there are also neat similarities, but I'd avoid giving the idea that North and South are linguistically distinguishable as collapsed zones. The distinctions happens at a deeper, regional level.
In numerose domande e risposte si traccia una divisione precisa tra Nord e Sud del paese in quanto a uso di certe parole ed espressioni. Per esempio, in alcuni casi si tende ad enfatizzare che una tale parola si usa più al Sud e che al Nord se ne userebbe un'altra.
Secondo me questo è fuorviante. Le lingue d'Italia sono varie e sono tutte orizzontalmente degne di nota (sono tutte derivazioni neolatine e non il prodotto di un processo verticale dall'italiano). Indicare una netta divisione tra Nord e Sud è impreciso, dovremmo piuttosto parlare di "zone" o "regioni" in cui una certa parola è più frequente. Chiaramente ci sono prestiti tra tutte queste lingue e anche parecchie somiglianze, ma eviterei di far passare l'idea che Nord e Sud siano linguisticamente distinguibili in quanto macrozone. Le distinzioni avvengono a livello più sottile, regionale.